NAS di Bologna sequestrano 40 tonnellate di alimenti

I NAS di Bologna sequestrano 40 tonnellate di alimenti: è questo il tema di un comunicato stampa di oggi 3 ottobre, reso pubblico dal comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Magg. Umberto Geri. Il sequestro è avvenuto in seguito ad una serie di controlli che hanno interessato la riviera emiliano-romagnola.
In particolare sono stati sottoposti a controllo ben 420 esercizi commerciali collocati nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. I risultati sono stati, purtroppo, dei più nefasti. Sono state infatti confiscate, come dicevamo, 40 tonnellate di generi alimentari non conformi alle norme, privi della necessaria etichettatura, in cattivo stato di conservazione e, soprattutto, potenzialmente pericolosi per la salute. In molte delle attività di ristorazione controllate, infatti, mancavano le basilari norme igienico-sanitarie.
I carabinieri del NAS hanno posto sotto controllo, come specifica il comunicato stampa, “ristoranti, pizzerie, bar, esercizi di ristorazione etnica, gelaterie, stabilimenti balneari, camping, villaggi turistici e campeggi”. Il risultato è stato un sequestro di beni per un valore di oltre 250.000 euro.
In tutte le province interessate sono state effettuate delle denunce e poste sotto sequestro le attività che non rispettavano le normative. In particolare nella provincia di Bologna sono state denunciate 5 persone e sospese 6 attività commerciali. Gli alimenti controllati in questa zona erano scaduti o presentavano etichette contraffatte.
Nella provincia di Forli’- Cesena sono state denunciate 3 persone e sospese 4 attività commerciali. Anche in questo caso l’accusa presentata dai Carabinieri riguarda il cattivo stato della merce, scaduta o conservata in maniera non corretta.
In provincia di Rimini è stata chiusa un’attività alberghiera e denunciato il gestore. Invece 14 commercianti sono stati costretti a pagare multe per un valore complessivo di 60.000 euro.
In provincia di Ravenna è stata chiusa un’attività colpevole di non aver sottoposto alimenti a base di pesce crudo alle necessarie operazioni di bonifica. Inoltre 10 esercenti hanno ricevuto multe per un valore di oltre 10.000 euro.
Infine nella provincia di Ferrara è stata chiusa un’attività di ristorazione a causa della mancanza delle necessarie misure igienico sanitarie, denunciate 2 persone e inflitte multe per un valore di oltre 30.000 euro.